December 4, 2023

Keyword longtail: ecco perché le keyword a coda lunga sono fondamentali per la SEO

Keyword longtail: ecco perché le keyword a coda lunga sono fondamentali per la SEO

Da quando è stata teorizzata nel 1997 da John Audette e Bruce Clay, la SEO o ottimizzazione per i motori di ricerca ha subito profondi cambiamenti. D’altronde, una disciplina che punta a perfezionare contenuti e pagine web per consentir loro di emergere sulla concorrenza non può che evolversi costantemente per seguire le trasformazioni dei motori di ricerca stessi. Nuovi algoritmi e nuovi modi di compiere ricerche online, basti pensare alla ricerca vocale, rendono necessarie nuove tecniche e sistemi per emergere in SERP.  
I motori di ricerca sono oggi in grado di interpretare query complesse
, riconoscendo il significato delle frasi e il contesto entro il quale sono collocate le parole. Ecco perché una buona strategia SEO, pur comprendendo keyword generiche ad alto volume di ricerca, non può prescindere dalle cosiddette keyword longtail. Queste keyword a coda lunga, nonostante i volumi di ricerca più modesti, si rivelano infatti perfette per generare traffico organico di elevata qualità. Secondo le stime, il 70% delle ricerche su Google sono rappresentate proprio da longtail keywords, ovvero query composte da minimo 4 parole.  

In questo articolo passeremo dal definire che cos’è una parola chiave long tail a scoprire i vantaggi dell’uso di queste keyword per il posizionamento in SERP.  

Il ruolo delle parole chiave

Chiunque si avvicini per passione o per lavoro all'arte della SEO scopre in fretta che non può esistere ottimizzazione per i motori di ricerca senza keyword. Infatti, è solo scegliendo con cura le giuste parole chiave, quelle che gli utenti più in target utilizzeranno quando si troveranno a compiere una ricerca online, che sarà possibile aumentare le probabilità di un’azienda di essere scelta rispetto ai competitor. D’altronde, miglior posizionamento in SERP significa anche maggior visibilità e possibilità di essere scoperti dai potenziali clienti.  

Ma quali sono le keyword rilevanti per il pubblico target? Per rispondere a questa domanda è necessario dedicare tempo e attenzione alla keyword reseach e tener presente che le parole chiave non sono tutte uguali. Ad esempio, possiamo parlare di:

  • Short tail keyword: parole chiave composte da 1 o, al massimo, 3 termini piuttosto generici (ad esempio, “ricetta biscotti”);
  • Long tail keyword: parole chiave composte da 4 o più elementi scelti per approfondire la ricerca e ottenere risultati mirati (ad esempio, “ricetta biscotti al cioccolato vegani”).

Cosa sono le keyword longtail

Le keyword longtail o long tail, conosciute anche come "parole chiave a coda lunga", rappresentano query di ricerca altamente specifiche, costituite da 4 o più termini scelti dall’utente per delineare un preciso intento di ricerca. Le keyword a coda lunga, come vedremo tra poco, tendono insomma a focalizzare l’attenzione su argomenti più specifici rispetto alla loro controparte generica, le keyword short tail.

Nonostante i volumi di ricerca relativamente bassi che le rendono adatte a raggiungere piccole nicchie di pubblico, le longtail keyword rivestono un ruolo cruciale all’interno di una strategia SEO.  
Senza doversi confrontare con troppi grandi concorrenti, queste parole chiave permettono infatti alle imprese di ottenere posizioni di rilievo sui motori di ricerca e di raggiungere utenti altamente in target e attivamente impegnati in ricerche mirate. Insomma, grazie all’uso delle keyword a coda lunga le aziende possono rivolgersi ad utenti potenzialmente già pronti alla conversione senza dover lottare con una concorrenza spropositata.

Quando un’azienda riesce infatti ad individuare query altamente specifiche per descrivere il proprio prodotto o servizio diventa in grado di soddisfare appieno l’intento di ricerca dei propri potenziali clienti.  

Keyword: tra long tail e short tail

Solitamente, le ricerche degli utenti su Google si basano su poche keywords generiche, note come short tail keyword (“parole chiave a coda corta”) o broad keywords. D’altronde, quando gli utenti esplorano argomenti sconosciuti iniziano le proprie ricerche online utilizzando keyword più ampie, passando ad affinare le ricerche in un secondo momento.  

Apparentemente, keyword più generiche, come "scarpe donna" (con 40.900.000 risultati), sembrano essere ottimali perché capaci di attrarre un pubblico più ampio rispetto a keyword più specifiche come "scarpe donna da corsa" (con 18.800.000 risultati). Eppure, le cose non stanno proprio così, perché se è vero che le short tail keyword hanno un elevato volume di ricerca, è altrettanto vero che si associano a una concorrenza intensa e portano a tassi di conversione spesso deludenti.

Insomma, investire in keyword short tail non garantisce necessariamente un buon posizionamento in SERP. Le keyword longtail, più specifiche, permettono di scremare il pubblico di riferimento, concentrando gli sforzi su argomenti mirati d’interesse per il pubblico target.  

Come si può osservare dal grafico qui sotto, nonostante abbiano un volume di ricerca inferiore, le keyword long tail, quando sommate, costituiscono una significativa percentuale delle ricerche complessive. Per tenere a mente questo punto sarà sufficiente ricordare che all’aumentare della complessità della key phrase, il volume di ricerca e la concorrenza si abbassano mentre i tassi di conversione accrescono.  

grafico relativo alle keyword longtail

Perché usare le parole chiave long tail: i vantaggi per la SEO

L’efficacia delle long tail keyword rispecchia il concetto di nicchia di mercato: avendo infatti volumi di ricerca inferiori rispetto alle keyword più generiche, le parole chiave a coda lunga hanno anche una minor competitività e rendono più semplice il posizionamento dei contenuti web in SERP. Naturalmente, parole chiave di nicchia sono in grado di generare un traffico altrettanto di nicchia, ma proprio per questo altamente di qualità, spesso con necessità di acquisto già definite.

Sfruttare le keyword longtail significa infatti conquistare un pubblico profilato con un'alta propensione alla conversione, piuttosto che dedicare energie e budget a parole chiave che seppure potrebbero potenzialmente generare molto traffico al sito web, spesso finiscono per non farlo a causa di un’agguerrita concorrenza. Da questo punto di vista, le longtail keyword, inserite strategicamente in un piano editoriale, si rivelano spesso eccellenti generatori di conversioni. Quando un utente ricerca una long tail keyword, è probabile si trovi in una fase avanzata del processo d'acquisto, avendo superato la fase iniziale di ricerca informazioni basata su keyword generiche.

La teoria delle parole chiave di coda lunga sostiene d’altronde che concentrarsi su numerosi termini specifici e meno popolari può generare un traffico complessivo maggiore rispetto a quanto accadrebbe focalizzandosi su un numero limitato di termini estremamente popolari. Come abbiamo visto dal grafico, anche se ogni keyword longtail genera un modesto numero di ricerche, l'aggregazione di molte di queste parole può portare a un significativo volume di ricerca totale.  

In breve:

  • Posizionamento più semplice: le long tail keyword sono più facili da posizionare rispetto alle keyword popolari e generiche perché limitano il numero di realtà con le quali competere in SERP.
  • Traffico qualificato: essendo estremamente specifiche, le keyword long tail segnalano la presenza di un utente molto interessato e potenzialmente prossimo all’acquisto.  
  • Costi ridotti per la pubblicità PPC: nella pubblicità PPC, l'utilizzo di keyword long tail può migliorare il rendimento dell'investimento. Queste keyword, essendo più mirate, offrono un tasso di conversione più elevato e costi per clic inferiori rispetto alle keyword ad alto volume.

Come trovare le keyword longtail

Come abbiamo anticipato, la keyword research è la prima e fondamentale fase di ogni strategia SEO. È infatti in questo momento, attraverso l’analisi dei competitor, dei servizi/prodotti offerti dall’impresa e del pubblico target, che si individua una lunga lista di parole chiave per le quali posizionarsi in SERP.

Per individuare le keyword longtail, SEO Specialist e SEO copywriter possono affidarsi a moltissimi tool, gratuiti e a pagamento, tra i quali rientrano SEOZoom, SEMrush, AnswerThePublic e Ubersuggest.

A supportare la ricerca di parole chiave longtail accorrono in aiuto però anche alcuni strumenti e funzionalità native di Google accessibili a tutti. Stiamo parlando di:

  • People Also Ask (PAA): “Le persone hanno chiesto anche” è una sezione presente in SERP nella quale Google propone tutta una serie di domande correlate alla query di ricerca riportando alcune delle ricerche più comuni sul tema compiute dagli utenti. Ad esempio, cercando il termine “SEO”, Google propone soluzioni correlate come “Che cos’è la SEO?”, “Qual è la differenza tra SEO e SEM?” e “Come si fa a fare SEO?”. Tutte queste ricerche possono trasformarsi in preziose keyword longtail.  
  • Completamento automatico: la funzione autocomplete di Google prende vita all’interno del box di ricerca in cui si inserisce la query. A partire dai termini inseriti dall’utente, Google propone una serie di diramazioni frequenti della parola chiave inserita in una lista a cascata, realizzata sulla base di previsioni algoritmiche. Ad esempio, ricercando “scarpe da”, la lista a cascata propone soluzioni quali “scarpe da calcio”, “scarpe da trekking”, “scarpe da ginnastica donna”. Insomma, inserendo una keyword shortail nel box di ricerca di Google si potrà accedere facilmente a una serie di keyword longtail correlate da tenere in considerazione nella creazione di nuovi contenuti SEO.
  • Ricerche correlate: in fondo alla prima pagina in SERP, Google fornisce una lista di parole chiave longtail correlate alla ricerca appena effettuata dall’utente. Lo scopo di questa sezione è proprio quello di indirizzare la ricerca verso ambiti più specifici proponendo, appunto, una serie di interessanti keyword a coda lunga. Cercando “agenzia marketing”, ad esempio, le ricerche correlate suggeriscono di approfondire il tema passando a keyword longtail quali “migliori agenzie marketing italia” e “agenzie marketing cosa fa”. Tenere a mente tutte queste ricerche correlate in fase di realizzazione di nuove pagine web significa naturalmente poter rispondere appieno a quelli che sono gli interessi e le curiosità degli utenti.  
il ruolo delle keyword longtail per la SEO: grafica a fumetto

Come usare le long tail keyword

Trovare le long tail keyword è naturalmente solo il punto di partenza. Una volta selezionate, si tratta infatti di utilizzarle strategicamente all’interno della pagina web e del contenuto.  

Un primo aspetto da tenere in considerazione è quello della naturalezza del testo. Alcune keyword longtail, proprio perché composte da molte parole, finiscono con l’essere piuttosto macchinose e innaturali all’orecchio. Come abbiamo visto all’inizio di questo articolo, da tempo i motori di ricerca sono in grado di riconoscere contesto delle parole e significato delle frasi per cui è sempre consigliabile dare priorità alla leggibilità del testo e all’usabilità della pagina piuttosto che alla stretta aderenza alla keyword.  

Oltre a ciò, è importante sapere che la posizione delle parole chiave all’interno del testo non è secondaria, anzi. Saper distribuire le keyword in modo strategico è fondamentale, sia per l’utente che per i motori di ricerca. Le parole chiave devono infatti essere inserite nel titolo principale, in quelli secondari e all’interno dei paragrafi. Anche in questo caso, la naturalezza dev’essere imprescindibile. Ripetere troppe volte una keyword per darle rilevanza (il cosiddetto “keyword stuffing”) non solo appesantisce la lettura, ma è una pratica che non piace nemmeno ai motori di ricerca. L’ideale è quindi realizzare un testo che, senza forzature, approfondisce l’argomento, rispondendo così all’intento di ricerca dell’utente target. Tenendo conto delle regole del buon SEO copywriting, fondamentale quando si tratta di gestire un blog aziendale ma non solo, le keyword dovranno poi essere utilizzate anche nei vari meta tag, così da fornire agli utenti e al motore di ricerca tutte le informazioni utili per comprendere il tema della pagina web appena realizzata.

Keyword longtail: una conclusione

Da quanto abbiamo visto in questo articolo, si potrebbe concludere che le keyword longtail sono da preferire rispetto alla controparte “a coda corta”. In realtà, una buona strategia SEO fa uso di entrambe queste tipologie di keyword e tiene in considerazione quelle che sono le esigenze e i contesti. Ad esempio, un nuovo sito senza alcuna autorità che si trova costretto a competere con colossi del settore, potrà trovare nelle keyword longtail degli alleati preziosi per emergere agli occhi dei potenziali clienti.  

Come abbiamo visto, infatti, l'applicazione della teoria della long tail si rivela vincente per catturare un pubblico altamente profilato. Con una bassa concorrenza e facilità di posizionamento, queste keyword contribuiscono a massimizzare la visibilità su Google e a garantire rendimenti superiori. Esattamente come accade con la segmentazione del pubblico quando si tratta di advertising, l’uso delle keyword longtail rende possibile sviluppare contenuti mirati per un pubblico target.

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