
Quando un cliente cerca su Google “ristorante vicino a me”, “idraulico a [città]” o semplicemente “parrucchiere aperto adesso”, la prima cosa che vede non è il sito web, ma una piccola scheda piena di informazioni utili: foto, recensioni, orari, numero di telefono, pulsante per le indicazioni stradali.
Quella scheda si chiama Google My Business (oggi ufficialmente Google Business Profile) ed è la vetrina digitale più potente che un’attività locale possa avere. Compare prima di qualsiasi risultato organico, genera telefonate e visite dirette, influenza il posizionamento nelle ricerche locali ed è completamente gratuita.
Nel local web marketing è il punto di contatto più importante tra un’attività fisica e i clienti che stanno già cercando proprio ciò che quell’attività offre. Una scheda Google My Business completa e curata spinge le persone a entrare, telefonare o prenotare mentre una scheda vuota, con orari sbagliati o recensioni senza risposta, consegna i clienti alla concorrenza.
Ecco tutto quel che c’è da sapere sulle schede Google My Business, dalla creazione alla loro gestione quotidiana.
La scheda Google My Business è la presenza ufficiale della tua attività su Google Search e Google Maps: quella casella che compare quando qualcuno cerca online il tuo nome o un servizio nella tua zona e che, in pochi centimetri di schermo, contiene tutto quello che serve per decidere se chiamarti o venire da te – indirizzo, telefono e orari, foto, recensioni, listino prodotti, offerte del momento e persino il pulsante per prenotare o chiedere le indicazioni stradali.
Da novembre 2022, Google ha ribattezzato il servizio Google Business Profile, ma in Italia la gente continua a cercarla e a chiamarla con il nome Google My Business o, appunto, scheda Google My Business.
Per capire le origini di questo servizio, serve fare un salto nel 2014, quando Big G ha dato vita a Google Places, una sorta di versione digitale delle Pagine Gialle. Quelle semplici schede si sono da allora evolute in qualcosa di completamente diverso, diventando una vera e propria mini-pagina aziendale dinamica che vive dentro Google, una sorta di profilo delle singole attività commerciali sempre aggiornato in tempo reale e capace di ricevere chiamate, messaggi e prenotazioni, senza che il cliente debba uscire dalla pagina principale del motore di ricerca.
Le schede Google My Business sono gratuite e gestibili in tutto e per tutto da chi ne detiene i permessi. E, data la loro posizione privilegiata all’interno della pagina di ricerca, è evidente che per quasi tutte le attività locali rappresentano un asset importantissimo con cui presentare immediatamente all’utente ciò che gli serve per decidere.
Non a caso, spesso converte più visitatori del sito web stesso, perché appare prima e offre tutte le informazioni utili senza bisogno di ulteriori click. Per di più, stando a uno studio ufficiale di Think With Google, il 76% delle persone che fanno una ricerca locale dal proprio smartphone finisce per visitare fisicamente l’attività entro sole 24 ore, e il 28% delle ricerche locali si conclude con un acquisto.
Insomma, la scheda Google My Business (o Google Business Profile, come sarebbe meglio chiamarla) è oggi la cosa più importante per farsi trovare, scegliere e contattare da chi, nella tua città, sta già cercando esattamente quello che offri.
Se hai un luogo fisico dove ricevi clienti oppure operi in una zona geografica ben definita, la scheda Google My Business è il primo vero punto di contatto tra te e chi, in quel preciso momento, sta già cercando quello che offri.
Un potenziale cliente non inizia quasi mai la ricerca dal tuo sito web: apre Google (il motore di ricerca che detiene il 92% della quota di mercato), digita “parrucchiere vicino a me”, “fisioterapista zona X”, “pizzeria aperta adesso” o semplicemente il tuo nome, e in pochi secondi decide se entrare, telefonare o passare oltre basandosi su quello che vede nella tua scheda: foto, ultime recensioni, orari aggiornati, distanza, eventuali offerte del giorno.
Questo vale soprattutto per:
L’importanza delle schede My Business si allarga però a comprendere anche tutta la categoria di quei professionisti che lavorano solo su appuntamento o a domicilio.
Google permette infatti di creare la scheda nascondendo l’indirizzo esatto e indicando semplicemente le città o le province servite. Ad esempio, un idraulico di Udine che copre tutta la provincia, un insegnante privato che fa lezioni a casa dello studente, un fotografo matrimonialista che si sposta: tutti possono (e devono) esserci.

La scheda Google è sia un biglietto da visita digitale, sia il canale che trasforma una ricerca generica in un’azione concreta, spesso senza che il cliente debba mai aprire il tuo sito web.
Quando qualcuno cerca un servizio nella tua zona, la tua scheda Google My Business è la prima cosa che vede davvero. Compare in quella posizione privilegiata sopra i risultati organici – il cosiddetto Local Pack, la terna di attività che Google mette in evidenza – e direttamente su Maps. È da lì che partono la maggior parte delle telefonate, delle richieste di indicazioni stradali, delle prenotazioni e dei messaggi diretti.
La scheda ti permette di pubblicare aggiornamenti in tempo reale (offerte del giorno, eventi, novità di menu...) che restano visibili per una settimana e spesso si posizionano proprio accanto al tuo nome nei risultati di ricerca. Puoi mostrare prodotti e servizi con foto, descrizioni e prezzi, creare un vero catalogo consultabile senza costringere i tuoi potenziali clienti ad uscire da Google. Un fattore non certo di poco conto, come dimostra il successo della Generative Search Experience di Google, in cui è l’AI del motore di ricerca a generare risposte dirette all’utente.
Le recensioni vivono lì, accanto al tuo nome, e la possibilità di rispondere rapidamente (soprattutto alle critiche) trasforma la scheda in uno strumento di brand reputation quotidiana.
E poi ci sono i dati: gratis. Quante persone ti hanno cercato per nome, quante ti hanno trovato cercando la categoria nella tua zona, quante hanno chiesto indicazioni o hanno chiamato.
In pratica, una scheda Google My Business curata è un canale di acquisizione clienti sempre acceso che influenza direttamente quanto in alto compari nelle ricerche locali. Il meccanismo, infatti, è semplice e potente: più interazioni ricevi, più Google ti considera rilevante e ti spinge ancora più in alto. Un circolo virtuoso che nessuna altra leva gratuita riesce a creare.
Per questo crearne una completa e gestirla con costanza è una delle leve più efficaci (e gratuite) del local marketing.
Creare o rivendicare la scheda Google My Business è il passaggio che ti consegna il controllo totale sulla tua presenza locale. Una volta fatto correttamente, resta lì a lavorare per te per anni (con le dovute attività di manutenzione e gestione), senza costi aggiuntivi.
Ecco i passaggi chiave:
Una volta verificata e completata, la scheda è ufficialmente nelle tue mani e puoi passare all’ottimizzazione vera: è lì che si gioca la partita tra comparire stabilmente tra i primi tre o restare invisibili.

Una volta verificata, la scheda smette di essere un semplice recapito e diventa il tuo strumento di marketing locale più potente.
L’obiettivo ora è comparire stabilmente tra le prime tre posizioni ogni volta che qualcuno cerca ciò che offri nella tua zona. Per farlo, devi assolutamente prestare attenzion a questi elementi:
Il nome deve essere identico a quello legale e reale: insegna, fatture, partita IVA. Qualsiasi parola chiave aggiunta viene considerata spam. Google non perdona: il keyword stuffing nel nome resta una delle cause più frequenti di penalizzazione manuale e sospensione della scheda, anche dopo anni di attività regolare.
Una volta sospesa, la reintegrazione richiede settimane e spesso la perdita di recensioni e posizionamento. Il nome è l’identificatore principale che Google usa per collegare la scheda My Business al mondo fisico: cambiarlo per “fare i furbi” è il modo più veloce per buttare via mesi di lavoro.
Usa esattamente il nome della ragione sociale o ditta individuale, senza aggiunte e senza eccezioni.
La categoria principale è il singolo filtro che decide in quali ricerche compari. Una categoria sbagliata o troppo generica ti esclude automaticamente da migliaia di ricerche mensili specifiche, lasciando tutto il traffico ai competitor più attenti.
Google usa la categoria principale per capire chi sei e per associare la tua scheda alle giuste query degli utenti. Una scelta imprecisa abbassa la rilevanza percepita e il ranking locale in modo drastico e permanente.
Cerca il tuo servizio più importante + la tua città, osserva le prime tre attività che escono e seleziona esattamente la stessa categoria (o una più specifica se la tua offerta è davvero di nicchia). È il modo più rapido per partire già avvantaggiato.
La descrizione è l’unico spazio di testo libero che Google ti concede sulla scheda Google My Business.
Una descrizione completa e ben scritta aumenta la probabilità di comparire in ricerche correlate e migliora il click-through rate direttamente dal Local Pack.
Usala per raccontare chi sei, quali problemi risolvi e cosa ti rende diverso, inserendo naturalmente le parole chiave che i clienti digitano davvero. Evita elenchi, call-to-action dirette e ripetizioni. Scrivila prima in un editor esterno, conta i caratteri e ottimizzala per mobile: frasi brevi, paragrafi di 2-3 righe, lettura fluida anche su smartphone.
Le foto sono tra i segnali più forti per il ranking locale.
Ecco perché le attività con più di 100 foto ricevono +520% chiamate e +2.717 % di richieste d’indicazione rispetto alla media (BrightLocal Google Business Profile Insights Study)
Google interpreta le immagini come prova di attività reale e aggiornata. Foto geotaggate e caricate con regolarità aumentano ulteriormente la prominenza.
Il consiglio è di caricare interni puliti, esterni riconoscibili, team, prodotti e lavori, e aggiungere 5-10 foto nuove ogni 15 giorni per mantenere alto il segnale di freschezza.
Un post ogni 7-10 giorni è la leva più sottovalutata per mantenere la scheda viva.
I post freschi aumentano la prominenza e spesso compaiono direttamente nel Local Pack o su Maps, rubando spazio ai competitor.
Alterna offerte, eventi e aggiornamenti semplici con una foto di qualità. La costanza è tutto: una scheda che pubblica regolarmente viene premiata con maggiore visibilità organica nel raggio di copertura.
Ogni attributo attivato è una ricerca specifica in più in cui puoi comparire.
Google li usa per associare la scheda Google My Business con query dettagliate e sempre più frequenti (“con parcheggio”, “accessibile disabili”, “consegna a domicilio”).
Spunta tutto quello che è vero, anche i dettagli apparentemente banali: più attributi hai, più nicchie copri e più alto sali nel ranking per quelle ricerche.
Le recensioni sono il secondo fattore di ranking locale dopo la distanza.
L’88% dei consumatori preferisce affidarsi ad attività commerciali che sfruttano la scheda Google My Business per rispondere a tutte le recensioni (positive o negative che siano).
Rispondere a tutti entro 48 ore, con tono professionale e nome del cliente, aumenta la fiducia, la prominenza e il punteggio medio percepito.

Le stelle accanto al tuo nome sono la prima cosa che un cliente vede, spesso prima ancora del nome dell’attività. Una media sopra 4,5 con decine di recensioni recenti è ciò che trasforma un risultato Google in una scelta quasi automatica.
Google usa le recensioni come segnale primario di fiducia e rilevanza locale: più sono numerose, recenti e dettagliate, più la tua scheda sale nel Local Pack.
Ed è nella gestione delle recensioni negative o medie che si gioca la partita vera: una risposta calma, empatica e risolutiva trasforma spesso un cliente arrabbiato in un cliente fedele, e soprattutto mostra a tutti gli altri che sei presente e che risolvi i problemi.
Ma attenzione, perché rispondere alle recensioni dei clienti è difficile quando le recensioni mancano del tutto. Proprio per questo, incentivare nuove recensioni è spesso un’attività altrettanto cruciale da portare avanti nel tempo.
Il modo più efficace è chiedere al momento giusto: alla cassa, con una email dopo la ricezione del prodotto ordinato, o con un messaggio WhatsApp Business.
Frasi semplici come “Se sei stato soddisfatto, lasciaci una recensione, ci aiuti a crescere” funzionano senza sembrare invadenti.
In ultima, massima allerta per le recensioni false sulle schede My Business. Grazie all’AI, Google le individua sempre più velocemente e le sanzioni arrivano fino alla rimozione totale della scheda.
Quindi, meglio 30 recensioni autentiche che 200 comprate.
La scheda Google My Business è il cuore della SEO locale e condiziona direttamente anche il posizionamento del tuo sito web nei risultati organici.
Quando qualcuno cerca un servizio + città, Google decide chi mostrare usando tre criteri principali: distanza, rilevanza e prominenza.
Naturalmente, non puoi intervenire sulla distanza, ma hai il controllo quasi totale su rilevanza e prominenza, e la scheda Google My Business è la via più potente per farlo.
Una scheda completa al 100%, aggiornata regolarmente, con foto, post, attributi e soprattutto recensioni vive e risposte rapide, aumenta la tua prominenza locale. Il risultato è duplice: sali nel Local Pack e, contemporaneamente, il tuo sito web guadagna posizioni nelle ricerche organiche locali (spesso di 3-8 posti, a volte anche di più).
Al contrario, una scheda trascurata, con informazioni vecchie o senza attività recente, è un segnale negativo che Google interpreta come scarsa affidabilità e che penalizza l’intera presenza online.
C’è poi da considerare con cura il tema della coerenza NAP (acronimo di Name, nome, Address, indirizzo, e Phone, numero di telefono): se nome, indirizzo e telefono sono identici sulla scheda Google, sul sito e su tutti i portali di settore, Google ti considera più autorevole e ti premia nel ranking locale.
In pratica, quel che accade è che si crea un vero e proprio circolo virtuoso. Una scheda ottimizzata porta più click, telefonate e indicazioni stradali, Google vede che l’attività è estremamente rilevante per le ricerche degli utenti e mostra il risultato sempre più in alto. Con la conseguenza che maggior rilevanza su Google equivale a un numero ancor più importante di potenziali clienti raggiunti in modo organico, senza spese in advertising.
Per questo, quando si vuole dominare una zona, il punto di partenza è sempre la scheda Google My Business: è la soluzione più veloce, più economica e con il ritorno sull’investimento più alto nel marketing locale.
Se oggi non sei tra le prime posizioni quando qualcuno cerca il tuo servizio nella tua zona, potrebbe dipendere dal fatto che la tua scheda non è completa, aggiornata o gestita con costanza.
Se vuoi una mano a portare la tua scheda al livello dei migliori della tua città (o semplicemente vuoi sapere esattamente cosa manca), contattaci!